mercoledì 21 maggio 2014

Diario di viaggio: Nara, Kanazawa e Kyoto seconda parte

Il diario di viaggio riprende, come promesso, con le tappe di Nara, Kanazawa e Kyoto.

Giorno 9 - 27/04/2014
La giornata è stata dedicata alla visita di Nara, a pochi km da Kyoto. Questa città è patrimonio dell'Unesco, stranamente ed ha la peculiarità che per le strade si possono trovare dei cervi, animali sacri e venerati. 
Il giro è iniziato dal Todai-Ji complesso religioso al quale si accede attraverso la Nanainmon, un'enorme porta in legno presidiata da due gigantesche statue di demoni, oltrepassata la quale si arriva all'edificio centrale che ho letto essere la costruzione in legno più grande del mondo. Entrati ci si trova davanti al Daibutsuden, una statua in legno di Buddha alta 16 metri, vederla al chiuso fa una certa impressione.












Alle spalle della statua abbiamo visto una fila di persone, dopo esserci avvicinati abbiamo visto che cercavano di passare attraverso un foro praticato in una colonna, la tradizione vuole che sia delle stesse dimensioni della narice del Buddha e chi riesce a passare abbia l'anima pura, infatti riescono a passarci solo i bambini e gli orientali...
Usciti da qui siamo saliti verso i templi di Nigatsu-do Sangatsu-do, da quest'ultimo si gode una vista meravigliosa della città immersa nel verde.
Sempre nelle vicinanze ci sono il santuario di Kasuga, con vivaci colori rosso-arancio con tutto intorno lanterne, a migliaia e un enorme cedro in mezzo al giardino e il Kofuku-Ji, una pagoda a cinque piani con colori meno brillanti degli altri edifici del complesso.













Mentre eravamo qui siamo stati avvicinati da una ragazza che ci ha chiesto se parlassimo inglese, visto che era un'insegnate di inglese con la classe e voleva far fare conversazione ai propri studenti, momenti molto belli ed esilaranti, con l'unico ragazzo del gruppo che ci ha indicato un laghetto segreto...ben segnalato sulla mappa...per questo è stato deriso dalle compagne!
Il giro della città si è concluso nel laghetto del mistero, anche se è più corretto definirlo uno stagno. Avendo saltato il pranzo merenda dei campioni con cotoletta e ritorno alla stazione dove abbiamo visto la fine di un concerto di musica classica. 
Tornati a Kyoto siamo entrati in un negozio dove tutto costa 100 yen (poco meno di 1 €) a comprare una serie di cose inutili! A causa della perdita di tempo alla sera siamo stati costretti a cenare in un Irish Pub dove abbiamo conosciuto un ragazzo italiano che vive e lavora lì.
Una volta tornati in hotel abbiamo chiesto alla reception se ci fosse il wifi, in risposta abbiamo ricevuto un router da attaccare in camera, lacrime dal ridere!

Giorno 10 - 28/04/2014
La mattina abbiamo preso il treno per Kanazawa, anche qui, più di 200 km e giusto un paio d'ore per arrivare. La città è famosa per i giardini, tra i più belli dell'intero paese. Il parco è il Kenrokeun garden, in cui si possono trovare enormi piante, ciliegi in fiore, laghetti con carpe colorate, scorci con cascate e monumenti tipici della tradizione Giapponese.














Finito il giro siamo andati al Castello che sinceramente non è nulla di che dopodiché siamo andati a pranzo al mercato Omocho, pieno di bancarelle che vendevano pesci, crostacei, e altre bontà, io mi sono concesso 4 spiedini a base di granchio, polipo, gambero e seppia. Abbiamo poi fatto una passeggiata nel quartiere dei samurai dove abbiamo incrociato un'infinità di bambini che uscivano da scuola, anche qui molto stupiti di vedere degli occidentali. 
Terminato il giro siamo tornati a Kyoto per cena e ci siamo fermati al Musashi Sushi, un caratteristico locale kaitenzushi (il sushi servito sul nastro) dove costava tutto una sciocchezza, tipo 1,00 €/piatto, ho fatto schifo! 17 piatti! Tonno, gambero, polipo, ho mangiato il mare!





Finita la cena birra in un locale con birre artigianali giapponesi, il Tadg's, con cameriera che non capiva una parola di inglese ma l'italiano si...

Giorno 11 - 29/04/2014
Forse questo è stato il giorno peggiore dal punto di vista meteorologico, acqua a catinelle. Il giro è iniziato dal castello Nijo, diversamente dai nostri castelli è in legno e con all'interno stanze con pareti di carta colorate. La particolarità però è il pavimento fatto costruire dal padrone con una speciale procedura che fa sì che emetta dei suoni simili al canto dell'usignolo, questo per evitare che chiunque potesse avvicinarglisi di soppiatto. Poi abbiamo perso un po' di tempo al palazzo dell'imperatore perché si può visitare solo con prenotazione, abbiamo quindi fatto un giro nel suo parco. Dopo ci siamo diretti al sentiero del filosofo, così chiamato perché nel '900 uno studioso vi passeggiava in cerca di ispirazione. Abbiamo iniziato dal Ginkaku-ji, un tempio in legno circondato da un laghetto e un parco con giardini zen, qui c'era un enorme tronco di cono di sabbia bianca, abbiamo proseguito la camminata fino ad un acquedotto in mattoni, molto simile ai nostri di epoca romana. 
Complice la pioggia ci siamo rintanati in una locanda dove ho gustato un ottimo onigiri e poi l'okonomiyaki, frittatona con pesce. 
Rifocillati dalla mangiata abbiamo proseguito il tour sotto l'acqua fino al Nanzan-ji, un altro tempio in legno, non di rilievo, cosa che invece si è rivelata esserlo l'enorme torii rosso, aldilà del quale c'era il santuario Heian con i tipici colori arancio e verde.














Purtroppo non siamo riusciti a vedere lo Shoren-in ed il Chion-in visto che entrambi chiudevano alle 16:00. Come consolazione abbiamo assistito allo spettacolo del suonatore di campana. Lì vicino poi c'erano una serie di buffe statue che, se toccate, portavano fortuna in una serie di aspetti della vita, soldi, salute, amore...in lontananza poi si intravedeva un'enorme statua di Buddha.





A cena siamo andati in stazione centrale all'undicesimo piano, cena imperiale a base di fitto, peccato per i vicini di tavolo italiani...noiosi! Siamo poi scesi con una lunga scala mobile esterna che ci ha fatto scoprire una scalinata illuminata a led, guardate il video per vedere che spettacolo!



La serata si è conclusa da Wachi, tanto per cambiare un locale con birre artigianali dove ho bevuto una bomba: la Hitachino Nest Espresso Stout oltre ad altre ma non di così alto livello.

E qui si conclude questo capitolo, nel prossimo Kyoto ultima parte, Hiroshima e Miyajima e gran finale a Osaka

Saluti
mus




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