lunedì 20 luglio 2015

Lisbona 2015 – giorni 4 e 5

Giovedì 09/07
Belem, Bairro Alto ed Estrela
Seguendo il consiglio del nostro amico Edson prima di andare a visitare il quartiere di Belem siamo andati all'Elevador de Santa Justa, un ascensore in ferro e legno progettato da un allievo di Eiffel che permette di salire al Bairro Alto senza doversi fare una scarpinata con una discreta pendenza. Attraverso una scala a chiocciola è possibile poi salire su un'ulteriore terrazza, costo 1,50 €, vale assolutamente la pena, specie se fatto al tramonto come noi (caso vuole che quel mattino fosse chiuso).
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Una volta scesi ci siamo diretti in Praca da Figueira per prendere il tram 15 che ci avrebbe portati a Belem. Prima abbiamo dato un'occhiata alla statua equestre di re Joao I al centro, di fronte alla quale, leggermente sulla destra, si può vedere la Confeitaria Nacional, la più antica pasticceria dei Lisbona, aperta nel 1829, carina ma i prezzi non sono proprio abbordabili.
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A questo punto siamo saliti sul tram in direzione Belem. Una volta scesi, siamo passati attraverso il parco di Praca Alfonso de Albuquerque, per arrivare al Moistero dos Jeronimos, un imponente monastero, ingresso gratuito grazie alla Lisboa card. L'edificio è un'esagerazione di colonne, archi, bifore, diretta conseguenza della ricchezza seguita al periodo delle scoperte. All'interno c'è un chiostro circondato da un porticato su due livelli con colonne decorate, ognuna diversa dalle altre.
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Anche la chiesa è maestosa, con altissime colonne che sorreggono le volte. Sono qui sepolti Vasco da Gama e alcuni re e regine in tombe che poggiano su statue di elefanti.
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Una volta usciti abbiamo costeggiato il monastero e siamo arrivati in una piazza con il museo della marina, un edificio costituito da due torri e accanto il planetario con la caratteristica cupola.
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Attraversando la strada, ci si trova in Praca do Imperio con la grande fontana centrale, oltre la quale si trova il Monumento alle Scoperte costituito da una torre che rappresenta una caravella stilizzata con ai lati le statue dei maggiori esploratori portoghesi come Vasco da Gama, Magellano, Cabral e Alfono V che finanziò le varie spedizioni. Sul pavimento della piazza è raffigurata un'enorme bussola regalata nel 1960 dal Sudafrica con un planisfero su cui sono disegnate le varie rotte seguite dagli scopritori.
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Dopo una breve passeggiata sul lungo Tago siamo arrivati alla Torre di Belem, avendo già fatto il biglietto cumulativo al Monastero (come accennato prima, gratis) abbiamo saltato la coda.
L'interno non è granché, c'è una ripida scala a chiocciola con cui si può accedere ai vari piani, ma le sale sono abbastanza insignificanti.
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Visto che si era fatta l'1 e avevamo un leggero languore, abbiamo ripreso il tram e siamo tornati in centro di Belem per andare alla pasticceria Pasteis del Belem dove fanno i tipici dolcetti alla crema.
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Fuori c'è una lunga coda, ma basta entrare e sedersi in uno dei 500 posti per essere serviti alla svelta e mangiare alcune specialità portoghesi, io ho assaggiato il pastel de bacalhau, una crocchetta con una purea di gamberi e finalmente i dolcetti!
Siamo saliti nuovamente sul tram 15, e siamo scesi alla fermata Cais do Sodrè, per fare un salto al  Mercado da Ribeira, pieno di negozietti che vendono i più disparati cibi e bevande, averlo saputo prima ci saremmo fermati volentieri a pranzare. Abbiamo comunque comprato dei pesci in scatola, tra cui le classiche sardine, dello sgombro e del tonno.
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Usciti, abbiamo preso la metro direzione Baixa-Chiado per gli ultimi due quartieri, Bairro Alto ed Estrela.
Appena fuori dalla fermata c'è un caffè con la statua di Pessoa seduto, scendendo per Rua Garrett si arriva all'Igreja do Carmo, una delle cose più belle da vedere insieme al Moistero dos Jeronimos e alla Igreja de Santa Engracia. Particolarità di questa chiesa è l'assenza del tetto, crollato nel 1755 con il grande terremoto. In alcune sale interne si possono vedere varie stranezze tra cui due mummie, alcuni azulejos, una tomba romana e alcuni reperti preistorici.
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Finita la visita siamo andati all'Igreja de Sao Roque, fuori molto semplice, dentro un'esplosione di oro e pietre preziose.
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Non ancora stanchi siamo scesi in piazza Baixa per prendere il tram 28 e risalire nuovamente verso la Basilica da Estrela, davanti c'è un bel parto molto frequentato.
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Altra corsa in tram e siamo tornati all'Elevador de Santa Justa per salire sulla terrazza e vedere la città al tramonto. Magnifica!
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Tornando verso l'hotel abbiamo fatto tappa presso il locale A Ginjinha dove vendono il tipico liquore alle amarene. Troppo dolce per i miei gusti.
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Doccia veloce e cena alla Casa do Alentejo, ristorante dove fanno cucina tipica portoghese, io ho provato il porto all'alentejana, con vongole, buono ma un po' freddo, temo perché erano già le 21:30.
Il locale è molto caratteristico perché le sale si affacciamo su un cortile interno pieno di decorazioni in stile moresco.
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Dopo cena abbiamo preso l'Elevador da Gloria, per salire al Bairro Alto per un'ultima birra, scegliendo a caso siamo finiti al Mahjong, un cocktail bar caratteristico con i lampadari a forma di cavolo con ampia scelta di bevande, io ho mi sono preso una Brewdog.
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Venerdi 10/07
Essendo l'ultimo giorno di vacanza ed avendo l'aereo dopo le 20 abbiamo optato per una visita al Parque das Nacoes, sede dell'Expo 1998, con la stazione della metro Oriente, progettata da Calatrava, con due edifici a forma di vela, la cabinovia e l'Oceanario.
Vale la pena di visitare quest'ultimo, unica pecca il gruppo di italiani della Cattolica Assicurazioni, che per non so quale motivo dovevano fare una gara dei selfie ed hanno discretamente rotto le palle sbraitando e mettendosi sempre in mezzo.







Finita la visita siamo tornati verso Rossio e ci siamo fermati a mangiare alla Cervejaria Pinoquio, qualità non eccelsa ma la porzione di paella era esagerata. Un ultimo sguardo alla Praca dos Restauradores e all’Avenida da Liberdare, doccia, valigia e fine della vacanza.
Chiudo qui il diario di viaggio dicendovi che il bilancio è assolutamente positivo, la città è bellissima, ricca di storia e di vita. Le persone incontrate sono state tutte squisite e disponibili. Il cibo è ottimo anche se eccedono un po' troppo con l'aglio. Le birre portoghesi sono di qualità (ovviamente intendo le artigianali).
Quindi muovete il culo e prenotate!
Alla prossima.
Muito obrigado!
Mus