sabato 17 maggio 2014

Diario di viaggio: Takaragawa, Matsumoto, Kyoto prima parte.

Il tour del Giappone è proseguito secondo il seguente calendario.

Giorno 6 - 24/04/2014
Partenza da Tokyo con Shinkansen, cambio a Takasaki, arrivo a Minakami. Dopo esserci recati all'ufficio informazioni con qualche difficoltà abbiamo capito quale era il pullman da prendere per Takaragawa dove siamo arrivati in tarda mattinata grazie anche al pulmino messo a disposizione dall'Onsen. Sembrava di essere a Milano, a parte l'autista, eravamo 6 italiani su 6 passeggeri.
Dopo aver effettuato il check-in abbiamo pranzato sul tatami ed io ho preso la diga:
 

Una volta pronta la camera, abbiamo indossato il nostro kimono, mi si addice parecchio, in più abbiamo calzato delle splendide infradito in legno e corda. Purtroppo per voi le foto sono state secretate nel caso in cui intraprendessi la carriera politica. Dopo il cambio d'abito siamo entrati nel tipico bagno pubblico con gli sgabellini ed i catini per lavarsi. Una volta puliti ci siamo fiondati in questa cornice da favola, abbiamo passato una giornata stupenda, immersi in acque caldissime, a partire da 40° fino a 69° centigradi. La prima in cui ci siamo immersi ovviamente era la più calda, quasi impossibile stare dentro nonostante l'arietta fresca. Per spostarci da una pozza all'altra ci hanno dotati di una ridottissima salviettina con la quale coprire le nostre vergogne!



Dopo il relax pomeridiano ci hanno servito la cena in camera a base di sushi, sashimi, tempura, pesciolino alla piastra, zuppa, ceci dolci, uovo, sake, alga e gran finale con l'orso! Nota dolente il fatto che le cameriere non parlassero una parola di inglese quindi abbiamo avuto non poche difficoltà a capire come mangiare ma soprattutto cosa fossero gli ingredienti...


Finita la cena altro bagno purificante e a letto, o meglio, a pavimento, visto che si dormiva sul tatami, schiena a pezzi.
Se volete vedere dove siamo stati ecco il link al sito: http://www.takaragawa.com/english.html

Giorno 7 - 25/04/2014
Dopo una colazione a base di salsiccia, uovo, prosciutto, toast e succo d'arancia abbiamo preso i mezzi per tornare alla stazione di Minakami, qui abbiamo preso il treno e dopo i cambi a Takasaki e Nagano siamo arrivati a Matsumoto .
In stazione abbiamo chiamato il gentilissimo proprietario del Ryokan Seifu-so, che è arrivato con il suo pulmino a prenderci e ci ha portato al B&B, qui, dopo il check-in, ci ha dato le biciclette per girare la città. Devo ammettere che questa sistemazione è stata la migliore della vacanza, posto pulito, discreto, personale gentilissimo, colazione imperiale!
Con le nostre bici ci siamo diretti al castello, non mi esprimo, lascio a voi qualsiasi commento.




Qui abbiamo conosciuto un gruppetto di bambini curiosi con cui abbiamo scambiato quattro parole, inoltre, girando per la città molti studenti che incontravamo per strada ci salutavamo sorridenti, probabilmente Matsumoto è fuori dai normali circuiti turistici e quindi gli occidentali sono ancora una novità. Dopo il castello abbiamo fatto un salto in un parco lì vicino e ci siamo fatti una pedalata per il centro, fermandoci a fare un aperitivo con takoyaki, le tipiche polpette di polipo.
La sera cena a base di carne alla griglia, tenerissima, usciti dal ristorante ci siamo infilati in un pub molto punk, sotterraneo, dove abbiamo ordinato cocktail a caso non essendoci scritte in inglese! La giornata si è conclusa con una corsa in bici e visita al castello in notturna! Dormito anche qui sul tatami ma per fortuna con sotto un materasso molto comodo.
Anche per questo vi lascio il link qualora foste interessati http://ryokanseifuso.jp/english/

Giorno 8 - 26/04/2014
Il Sig. Seifu-so ci ha preparato una colazione continentale stupefacente che ci ha permesso di affrontare il trasferimento a Kyoto in scioltezza. Il treno andava molto piano, tipo a 260 km/h di media, un po' come i nostri diretti.
Arrivati a Kyoto siamo rimasti a bocca aperta per la stazione, cemento e vetro, perfettamente integrati e dimensioni incredibili (non sono architetto ma a me è piaciuta). Dopo una lunghissima camminata (attraversato la strada), siamo arrivati all'hotel, Kyoto Tower Hotel, bello e con una posizione assolutamente strategica.
Non avendo moltissimo tempo a disposizione abbiamo visitato due complessi di templi, il Nishi Hongan Ji con cinque edifici in legno e oro ed lo Higashi Hongan Ji, complesso molto simile al precedente, creato per una disputa tra nobili. 





Abbiamo quindi visitato il Sanjūsangen-dō un tempio con all'interno una gigantesca statua con mille braccia secondo la descrizione (in realtà le braccia sono 25 e ognuna rappresenta 40 mondi...quindi i conti tornato) e altre mille statue statue più piccole ai lati, oltre ad altre di divinità della tradizione indiana poi introdotte in Giappone. Il complesso è molto appariscente essendo all'esterno colorato di un acceso arancione. Purtroppo all'interno non era possibile fare foto.





Dopo essere uscite da questo luogo di culto siamo saliti lungo un sentiero con ai lati un'infinità di lapidi e siamo giunti al complesso del Kiyomizu-dera, purtroppo una parte era in fase di restauro. Il tempio centrale è costruito su una palizzata a diversi metri dal suolo, lo si capisce però solo quando ci si allontana. Anche qui i colori degli edifici sono molto accesi e sgargianti, l'arancione sopra tutti.  







Sempre qui c'è una fonte di acqua dalle proprietà curative, ma essendoci una fila lunghissima abbiamo optato per prendere una birretta...unica nota dolente il fatto di non aver visto il Tainai Meguri...toccherà tornare!
Finito il giro culturale ci siamo infilati nei vicoletti pieni di negozi e bancarelle dove abbiamo preso un gustoso spiedino di calamaro.
La sera abbiamo girato invano alla ricerca di un ristorante tipico siamo persino finiti in uno stellato Michelin, ma tutto prenotato, abbiamo optato per una cena frugale a base di spiedini e granchio, birretta in un pub e ritorno in hotel in taxi con sedili coperti da centrini, autista con guanti bianchi e porta ad apertura automatica, che spettacolo! Altra cosa stupefacente il fatto che siamo entrati in metropolitana poco prima della chiusura, abbiamo fatto il biglietto ma non siamo riusciti a salire sul treno. Uscendo mestamente siamo stati fermati dal controllore che ci ha reso i soldi! Chapeau!

Nel prossimo post Nara, Kanazawa e Kyoto seconda parte.
Sayonara
Mus



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