lunedì 26 maggio 2014

Diario di viaggio: Kyoto terza parte, Hiroshima, Miyajima e Osaka

Giappone ultimo atto.

Giorno 12 - 30/04/2014
Il giro riprende da Kyoto, con la visita del Kinkaku-ji, tempio dorato immerso in un parco con cascate, piante in fiore ed il classico laghetto con le carpe colorate.



Da qui siamo andati la Ryoan-ji, un giardino zen molto semplice, con 13 pietre che emergono da un mare di sabbia, ma molto suggestivo e rilassante, all'interno del complesso c'è una costruzione il legno con pareti divisorie di carta con raffigurati paesaggi e scende di vita quotidiana.






Ci siamo trasferiti al Ninna-ji, un tempio a forma di pagoda con 5 piani, vicino al quale c'erano altri edifici dal tipico colore arancione.




Siamo poi andati al Tenryu park, dove c'è il famoso bosco di bambù, lascio alle foto il compito di descrivere lo spettacolo.







Finito il giro siamo tornati all'hotel per prendere le valige ma non prima di essere saliti sulla Kyoto Tower per la vista panoramica, qui abbiamo incontrato delle studentesse che ci hanno chiesto di fare una foto insieme, siamo troppo vip. Siamo quindi andati in stazione a prendere il treno che ci avrebbe portati a Hiroshima.



Siamo giunti a Hiroshima dopo un comodissimo viaggio di qualche ora a 300 km/h senza neanche accorgercene, tram e sistemazione in Hotel 5 stelle Crowne Plaza ANA, al 14° piano.
La sera abbiamo girato per le vie della città in cerca di un ristorante tipico, la scelta è caduta su Yamahinata, con tatami e splendide decorazioni alle pareti, mangiato a dir poco da Dio, ostriche, sashimi, carne alla griglia, dolce al cioccolato...apprezzato anche grazie alla simpatica Mahoko, sorridente e gentilissima cameriere che ci ha seguito pur con qualche difficoltà linguistica.

Giorno 13 - 01/05/2014
Dopo aver consultato il sito delle maree ci siamo diretti a prendere il traghetto per l'isola di Itsukushima, conosciuta anche come Miyajima, che si trova nella baia di Hiroshima, questo luogo è famoso per l'enorme torii rosso, la porta di legno che sorge al suo ingresso, che con l'alta marea sembra galleggiare nell'acqua.
Dopo aver fatto qualche migliaio di foto abbiamo fatto un giro, circondati dai cervi come a Nara. Anche qui c'è un immenso complesso interamente in legno, una parte del quale è sull'acqua.






Una volta terminato il giro siamo fermati per uno spuntino con ostrica alla griglia. Tornando al traghetto abbiamo pure visto la più grande paletta da riso di legno del mondo...


Arrivati a Hiroshima abbiamo visitato subito l'A-bomb Dome, l'unico edificio rimasto in piedi dopo lo scoppio della prima bomba atomica, luogo dal grande impatto emotivo, lungo il sentiero che poi porta al museo abbiamo visto il cenotafio con il nome delle vittime della bomba e la fiamma della pace, che arderà finché non verrà smantellata l'ultima bomba atomica. Dietro c'è il suggestivo Monumento per la pace dei bambini, dedicato a Sadako Sesaki, una bambina morta di leucemia, che decise di costruire 1000 gru di carta, che in Giappone è simbolo di longevità come auguri di guarigione, purtroppo non ce l'ha fatta e i suoi compagni hanno portato avanti la sua impresa, oggi c'è appunto un monumento con una bambina e una gru.
Dimenticavo, c'è anche la campana della pace.












Infine abbiamo visitato il Museo della pace, da pelle d'oca, con una serie di foto e reperti dell'epoca che lasciano il segno. Qui è raffigurato un orologio fermo sulle ore 8:15, istante in cui è scoppiata la bomba.


Con questo si è conclusa la visita a Hiroshima, dopo aver ritirato le valigie, ci siamo diretti in stazione alla volta dell'ultima tappa.

Arrivati a Osaka ci siamo subito resi conto di essere arrivati in una città completamente diversa dalle precedenti, luci, colori, rumori...già dalla stazione della metro di Namba,di dimensioni folli! Chilometri di negozi sotterranei, ristoranti e quant'altro. L'albergo, Namba Oriental Hotel è veramente tamarro, però comodo, centrale e pulito. Avevamo anche la sala Pachinco al piano -1.
Dopo un giro per le vie del centro siamo andati a cena da Chibo, su consiglio di un'amica del luogo, mangiato okonomiyaki, la tipica frittatona che stranamente non mi ha ucciso per la pesantezza.
Nel dopocena abbiamo continuato a girare a caso e abbiamo una sala giochi dove la gente pescava in una vera vasca, una dove c'era il campione mondiale di just dance, più altri giochi mai visti in Italia, la maggior parte dei quali richiedeva abilità che noi non abbiamo, tipo schiacciare tasti a velocità smodata!
Per il pub, ovviamente local, siamo andati al Craft Beer Works Kamikaze con 23 spine di birre artigianali.






Giorno 14 - 02/05/2014
Giornata dedicata alla visita di Osaka, siamo stati premiati da un sole splendido e cielo azzurro. Si è capito subito che sarebbe stata una giornata divertente perché abbiamo iniziato il tour dalla statua di muschio, patrono dei ristoratori, dove viene versata dell'acqua come buon auspicio, qui una signora ha lanciato una mestolata d'acqua rischiando di lavare i passanti.

Abbiamo proseguito visitando il Castello, esternamente stupendo, l'interno una discreta delusione. La cosa che più mi ha colpito era il parco sottostante pieno di studenti che grigliavano, alcuni ragazzi ci sono venuti incontro e ci hanno regalato delle caramelle, in Giappone sono i bambini che danno le caramelle agli sconosciuti!
Finito il giro ci siamo infilati in un negozio con tutto a 100 dove sono state acquistate diverse puttanate! Sulla via del ritorno all'hotel abbiamo avuto qualche difficoltà a trovare la giusta via.
A cena poi siamo andati in un ristorante dove abbiamo ordinato a caso e nonostante ciò abbiamo mangiato molto bene
La sera si è conclusa in sala giochi con just dance, tamburo, basket.... Non avendo sono abbiamo deciso di andare prima al karaoke e poi prendere qualche birretta da finire in camere, ed è qui che è stato preso il ghiacciolo alla pasta!












Qui si conclude l'avventura in Giappone. Spero di essere riuscito a rendere merito a questa nazione meravigliosa per quanto è riuscita ad offrirmi in termini di gentilezza, serenità apertura verso persone con storia e costumi molto differenti, pensare ai bambini che si illuminano quando li saluti e pensare a cosa succederebbe se dei bambini europei vedessero dei turisti giapponesi a casa loro...
Spero vivamente di avere un'altra occasione per tornarci perché sono rimasto veramente rapito da questo mondo così diverso dal nostro ma altrettanto affascinante.

Saluti
mus