sabato 29 aprile 2017

Toda joia

Quello appena trascorso è stato uno di quei weekend perfetti, come non se ne vedevano da anni. È stato un mix di cultura ed ignoranza, opere d'arte e trivialità.

Tutto è iniziato sabato mattina con la visita alla mostra di Keith Haring a Palazzo Reale a Milano. Superba, complimenti alla guida che ha saputo spiegare le opere come conseguenza della vita dell'artista, inserendola nel periodo storico di appartenenza. Tutti quei colori e quelli linee in apparenza infantili, per me sono un inno alla vita.




  
 
 



Uscito da Palazzo Reale con i miei due sodali, ci siamo concessi un paio di panzerotti di Luini, con relativa unzione anche dell'anima.

Non paghi d'arte, ho accompagnato i miei compagni d'avvenuta a vedere la Chiesa di San Bernardino alle Ossa, dove ero stato lo scorso anno in una visita guidata sempre dal L@boratorio per Aspera ad Astra con il quale ho visto varie mostre e monumenti a Milano.

L'edificio è di per sé poco caratteristico nel senso che la struttura principale a pianta ottagonale ha delle pareti bianche con decorazioni barocche, ci sono alcuni altari in marmo e le classiche rappresentazioni di santi sui vari lati.
Davanti all'altare c'è una prima particolarità, una grata che porta ad una sala sotterranea dove si trova il sepolcreto dei Disciplini, locale venivano adagiati i corpi dei frati defunti seduti in 21 nicchie, avvolti nel proprio saio.

 

La vera peculiarità di questa chiesa è l'ossario che si trova alla destra dell'ingresso. In questa stanza le pareti sono ricoperte di teschi ed ossa ben ordinate, provenienti dall'antico cimitero che si trovava nel piazzale davanti alla chiesa in cui erano sepolti i corpi dei morti del vicino ospedale maggiore, ora l'università statale. 

Nonostante l'aspetto macabro, l'effetto è assolutamente unico.

 
 
 

Già che eravamo in zona, siamo entrati nella vicina Basilica di Santo Stefano Maggiore.

 


La giornata mistica è proseguita spostandoci verso la Basilica di San Lorenzo e alle più illustri Colonne, che colpevolmente non avevo mai visto. Durante il tragitto ci siamo fermati davanti alla Chiesa di Sant'Alessandro, non siamo potuti entrare perché chiusa.



Siamo quindi arrivati alle Colonne di San Lorenzo, sede della movida milanese, ma visto che erano le 15:00 circa, abbiamo continuato a fare i turisti e siamo entrati in chiesa.

 
 

Devo dire che l'interno mi ha ricordato il Duomo di Pavia, con la sua pianta ottagonale, anche se molto meno luminosa.
All'interno abbiamo visto la colonna capovolta con il capitello a terra, che dovrebbe simboleggiare il culto cristiano che ha sostituito il paganesimo.

 


Visto che eravamo in ballo, siamo anche entrati nella Cappella di Sant'Aquilino per l'esorbitante cifra di 2,00 € per l'ingresso. Consiste in tre stanze, nella prima ci sono i resti di mosaici paleocristiani piuttosto rovinati, si passa quindi attraverso un elaborato portale in marmo tutto decorato nella seconda, dove ci sono mosaici che mi hanno ricordato quelli bizantini studiati in storia dell'arte. Nell'ultima sala c'è poi l'urna, in argento e cristallo, con le spoglie del santo, dietro la quale c'è un scala con la quale si può accedere alle vecchie fondamenta della Chiesa.

 
 

Usciti da San Lorenzo ho salutato i miei soci e ho proseguito la visita della città, mi sono recato alla Chiesa di Sant'Eustorgio dove ho letto essere conservate parte delle reliquie dei Magi, ma era chiusa. Il giro intorno al complesso è comunque stato degno di nota.
  



Provato dal lungo girovagare ma desideroso di ottimizzare la trasferta meneghina, ho proseguito per la Basilica di Sant'Ambrogio. Per raggiungerla sono passato attraverso delle viette che mi hanno svelato una faccia di Milano che non conoscevo, strade con pochissimo traffico, pochi rumori, tanto verde e pace. 

Il tutto è andato a farsi benedire non appena arrivato alla Chiesa, visto che nel portico antistante all'ingresso c'era un mercatino di piante e semi.

La Basilica mi è molto piaciuta, sia la facciata in mattoni, con la forma triangolare le finestra ad arco che l'interno con le volte a crociera.

Appena entrati sulla sinistra c'è la colonna del serpente, con riferimenti biblici a Mosè, ammetto la mia ignoranza in materia, dietro ad essa si può vedere un piccolo scavo con il pavimento originale. Proseguendo, si passa accanto al pulpito, riccamente decorato di bassorilievi, finché si arriva all'altare alle cui spalle c'è un enorme mosaico absidale.

 
 
 
 

All'esterno della chiesa e del porticato si trova la Colonna del Diavolo, la leggenda vuole che siano i buchi lasciati dalle corna di Lucifero che tentò il santo.

La gita d'istruzione si è conclusa qui, tornato alla macchina mi sono recato a Vaprio d'Adda. Serata tranquilla, aperitivo, pizza e qualche birra. Divertimento responsabile e morigerato, panettone salato e rane a parte.

La parte d'ignoranza e trivialità ha avuto luogo la domenica, con il ritorno in baita a San Giovanni Bianco dopo una lunga assenza.

L'inizio è stato abbastanza tranquillo, massimo mezz'ora, poi una volta presa confidenza con i partecipanti ma soprattutto con la spillatrice cui erano attaccate le birre di Lambrate, la giornata è decollata.

Dopo salamelle, costine e salsiccia imperiali, sono iniziati i giochi circensi, io mi sono cimentato nel mio cavallo di battaglia, la verticale, altri con la camminata sulle mani, altri ancora con l'arrampicata in corda doppia, altri ancora con la discesa dal monte polenta con un go kart casereccio. Poi è stata la volta della sfida a braccio di ferro ed infine il torneo di poker Texas hold'em.

La serata è continuata sorseggiando ottima birra, se non erro sono volati 35 litri e si è conclusa verso la mezzanotte sorseggiando una grolla con all'interno the, rhum e citrosodina. 

Tirando le somme è stato un weekend stupendo su tutta la linea, sia per le persone meravigliose con cui l'ho passato, sia per l'arte che mi sono goduto ma soprattutto per la ventata di gioventù in baita. Certe cazzate erano anni che non le facevo e rifarle mi ha fatto sentire vivo, anzi, ubriaco di vita.

Non smetterò mai di dire che la mia vita è uno spettacolo meraviglioso e i miei amici sono i migliori interpreti che io possa desiderare.

Grazie a chi c'è stato!
Mus


mercoledì 26 aprile 2017

Diario di un pessimo atleta settimana 16/17

Lunedì di Pasquetta, nonostante l'appesantimento del pranzo/merenda/cena pasquale, sono uscito ma soprattutto sono riuscito a correre.

La prestazione non è stata delle più memorabili ma l'ho portata a casa.

Risultato della prova:

Percorso: 5,01 km
Tempo: 33,14 min
Ritmo medio: 6,38 min/km

Mercoledì è andata decisamente meglio, con addirittura 3 km sotto i 6 minuti, gli unici sopra sono stati i soliti con le salite, dove perdo sempre almeno 30 secondi. Corsa bella sciolta.

Risultato della prova:

Percorso: 5,01 km
Tempo: 31,02 min
Ritmo medio: 6,12 min/km

Sensazioni. Buone, sento di essere in leggera ripresa, fiato e gambe ok, zero problemi nel post allenamento.

Venerdì uscita con sorpresa, alla fine del primo km ho trovato un amico e abbiamo fatto un bel pezzo insieme, il tempo ne ha risentito visto che abbiamo chiacchierato, ma ne è valsa la pena per provare ad allungare un po' il tragitto e per liberare un po' la mente. Il primo e l'ultimo km, fatti in solitaria, li ho chiusi in 6:14, abbastanza bene direi.

Risultato della prova:

Percorso: 6,01 km
Tempo: 41,06 min
Ritmo medio: 6,50 min/km

Sensazioni. Fastidio al piede alle fine, forse ho spinto troppo nel finale.

Tutto sommato la settimana è andata bene, c'è stato qualche miglioramento ed il piede non mi fa troppo male, in più, sono riuscito dopo parecchio a rispettare il mio obiettivo dei 15 km settimanali.

Non si molla.
Saluti
Mus

lunedì 24 aprile 2017

Diario di un pessimo atleta settimana 15/17

Sono tornato, non al 100%, ma sono tornato.

Dopo tre settimane di stop forzato per colpa della fascite, non ancora completamente a posto, sono tornato dal dottore per capire il da farsi. Dopo aver accertato che la situazione era leggermente migliorata, mi ha consigliato di forzare un po' il piede per vedere come reagiva.

Quindi martedì 11/04 ho riprovato i 5 km senza esagerare. Ho subito sentito fastidio ma una volta caldo ho corso abbastanza bene. 

Risultato della prova:

Percorso: 5,01 km
Tempo: 34,22 min
Ritmo medio: 6,52 min/km

Sensazioni. Abbastanza buone, fiato e gambe un po' fiacchi per la lunga sosta ma piede abbastanza a posto.

Sabato 15/04 sono uscito e ho provato a forzare leggermente, ed è andata abbastanza bene, con il primo km di poco sopra i 6 minuti, un paio ancora buoni poi un leggero rallentamento sul finale per via delle salite.

Risultato della prova:

Percorso: 5,02 km
Tempo: 32,57 min
Ritmo medio: 6,34 min/km

Sensazioni. Buone, piede non troppo dolorante e fiato e gambe in ripresa.

C'è del cauto ottimismo.

Baci
Mus

lunedì 3 aprile 2017

Primavera 2017

Qualche giorno fa, cazzeggiando su internet, mi è caduto l'occhio su una bella iniziativa a pochi km dall'ufficio. Due ragazzi olandesi hanno piantato 250.000 tulipani in un campo a Cornaredo, alle porte di Milano. Qui trovate tutte le info https://www.tulipani-italiani.it

Giovedì scorso sono uscito dall'ufficio abbastanza presto e ho deciso di fare un salto. Pur essendo in settimana ho dovuto fare una mezz'ora di coda ma ne è valsa la pena. L'ingresso costa solo 3,00 € e si ha diritto di cogliere due fiori, quelli in più devono essere pagati 1,50 €/cad. Va da sé che molti, a mio modesto avviso, hanno un po' esagerato, uscendo con mazzi enormi.








Domenica, non pago dei fiori, ho pensato di fare il mio annuale tour di Villa Taranto, anche grazie alla bella iniziativa dell'ingresso gratuito per i Verbanesi ogni prima domenica del mese. La giornata non sembrava delle migliori, ma poi è uscito un sole perfetto. 
Dentro ho trovato il classico campo coltivato con tulipani, tipico di stagione, decisamente spettacolare. Proseguendo nella visita mi sono fermato come da prassi alla statua del bambinetto, imperdibile.

Nota dolente, ma forse perché non è stagione, le vasche che di solito contengono le ninfee, completamente spoglie, anzi riempite di terra.













All'uscita del parco ho realizzato che, nonostante abbia visitato posti molto fighi nel mondo, raramente ho visto degli scenari così belli.

Forse sono nato nel posto giusto.

Saluti
Mus