domenica 29 gennaio 2012

books

Senza un filo logico torno a scrivere di libri. 

Questo 2012 è iniziato all'insegna della lettura, sono già a quota tre libri finiti più un quarto iniziato. 
Una volta terminato "Lo scalpellino" (vedi post precedente), mi sono costretto a finire "Il fantasma di Stalin" di Martiz Cruz Smith. Devo dire che non mi ha particolarmente entusiasmato, era un'accozzaglia di storie più o meno legate tra loro, senza un filo ben preciso, unico filo comune, l'ispettore Renko. Delusione.

Sicuramente più interessante "Il marchio del diavolo" di Glenn Cooper. Lo scrittore newyorkese, conosciuto con il primo romanzo "La biblioteca dei morti" è una sicurezza. O quasi. Dico così perché il suo terzo libro mi aveva lasciato alquanto perplesso, con l'ultimo invece torna in carreggiata.
La narrazione è ambientata nell'odierna Roma, nell'Inghilterra del 1500 e nella Roma imperiale. Cosa avranno in comune una suora italiana, l'imperatore Nerone, lo scrittore Marlowe ed una antica setta?
Se avete un paio di giorni di tempo leggetelo, è un libro piacevole, poco impegnativo e scorrevole.

Da un paio di giorni invece mi sono buttato in una lettura più impegnativa, "Le cose che ho imparato" di Riotta. L'idea di comprare il libro mi è nata seguendo lo scrittore su twitter, le sue frasi sono sempre molto interessanti, libere da condizionamenti e istruttive...vediamo come sarà il libro.

Un'ultima cosa prima di salutarvi, se vi va, seguitemi anche su Anobii, un sito carino dove inserire i libri letti e scambiarsi pareri su saggi, romanzi, ecc

Baci
mus

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